Cresciuta con De Chirico e Fontana la stilista dipinge a mano tutti i suoi abiti
Qualche anno fa ha rivisitato la classica borsa Kelly: ci aveva applicato una Marilyn dipinta da Andy Warhol, talmente intrigante da conquistarsi le pagine dei giornali più fashion. “Imbrattare” un oggetto cult come la Kelly o una Birkin sembrava quasi uno sfregio e invece ne risultò un opera.
Per Francesca Levi Tonolli tutto questo invece stava nella normalità, figlia d’arte frequenta sin da piccola artisti come De Chirico, Fontana, Crippa e Dova. Crea gioielli di grande successo durante il periodo in Brasile, una creatività inesauribile che da qualche tempo convoglia verso la moda. L’inverno con sciarpe e catene trompe l’oeil, così da creare l’inganno che fa tanto sorridere. L’estate con motivi floreali in tridimensione, studiati secondo la tendenza del momento, 600 pezzi inediti concepiti per inventare nuovi abbinamenti e mescolanze.
Pietre colorate e passamanerie rare, rigorosamente applicate a mano e in modo originale, un’originalità ribadita con l’etichetta “pezzo unico”. Non si corre certo il rischio di ritrovarsi davanti a un abito uguale. Indossando un abito di Francesca Levi Tonolli si sceglie di indossare l’arte.
Il Giornale – 30 settembre 2007